Dopo lo scoppiettante inizio d’anno con la vittoria al fotofinish in casa del Fila San Martino di Lupari, per Schio è tempo di una nuova trasferta (la quarta consecutiva) per cominciare il girone di ritorno dell’Eurolega. Il Beretta affronterà giovedì 5 gennaio con palla a due alle inusuali ore 18.10, il DTK Hun-Therm per cercare di mantenere il primato nel gruppo B.
Debuttante in Eurolega, sembrava che Miskolc dovesse essere la Cenerentola di questo gruppo ed invece le ungheresi hanno disputato un eccellente girone di andata chiuso con 3 vittorie e 4 sconfitte (di cui due entro i 10 punti di scarto). A Schio tutti si ricordano bene dell’ottima impressione lasciata dalle ungheresi che hanno sfiorato il colpaccio al debutto al PalaRomare (vittoria orange ai supplementari per 90-82). Il colpo grosso è arrivato invece l’8 dicembre espugnando il parquet di Girona, una vera sorpresa in quella giornata.
Il DVTK è una formazione che segna mediamente poco (meno di 70 punti a gara), pur essendo tra le migliori nel tiro dall’arco, ma si comporta bene a rimbalzo. Quasi tutto il quintetto titolare viaggia in doppia cifra di media: la portoricana Guirantes è il fulcro del gioco magiaro con 14 punti, 6,7 rimbalzi e 4,9 assist; dalla panchina l’esperta Jovanovic (dovrebbe essere però ancora assente per infortunio) garantisce 12,3 punti e 6,5 rimbalzi; l’inglese Green e l’australiana Garbin aggiungono altri 11 punti a testa mentre 10 arrivano dalla giovane play ungherese Bernath. Recentemente, inoltre, Miskolc si è assicurato le prestazioni dell’ex orange Grigalauskyte proveniente da Mersin in cui, però, era ai margini delle rotazioni.
“Sono una squadra che prova a distruggere il gioco avversario – spiega l’assistant coach Fontana – Hanno fisicità, rotazioni limitate ma questo le porta ad avere molta continuità sui 40 minuti. Affrontano ogni partita senza avere nulla da perdere e sono convinto partiranno con l’idea di poterci battere perché ci sono andate vicine all’andata e giocano ora in casa, in un campo molto caldo. Noi dovremo essere brave nella gestione degli 1vs1 e limitare il loro entusiasmo per giocare una partita meno complicata di quanto non possa diventare”.