Il DVTK si conferma bestia nera per il Beretta Famila che cade per 70-63 nella seconda giornata di Eurolega. Dopo un ottimo avvio (15-22 nei primi dieci minuti), le orange sbattono di quarto in quarto sempre più forte contro il famigerato muro difensivo ungherese che sgretola le certezze del Famila portando così alla prima sconfitta europea. Escluso il primo quarto, Schio ha sofferto in quasi tutte le voci statistiche: dai rimbalzi (40 a 31) ai tiri liberi (15/16 contro l’8/15) al tiro da due punti (62,5% contro 36%). Le orange, che hanno tirato benissimo nel primo quarto dalla media e lunga distanza, hanno visto le percentuali crollare e non sono riuscite a trovare quasi mai il gioco interno. La piccola nota positiva è essere riuscite a contenere il passivo a soli 7 punti per cercare di ribaltare la differenza canestri al PalaRomare quando coach Dikaioulakos avrà il roster completo.
A corrente alternata
Inizio strepitoso dall’arco delle due squadre con protagoniste Jovanovic, Keys e Salaun: la tripla delle padrone di casa, però, è un fuoco di paglia perché è Schio che domina i primi minuti portandosi sul 4-12 con Keys. Addirittura le orange toccano già la doppia cifra di vantaggio grazie a Verona che al 5’ costringe coach Volgyi al timeout sul 6-16. Le ungheresi ne escono bene perché bloccano per due minuti l’attacco scledense ma dopo numerosi rimbalzi offensivi il Beretta torna a segnare e riguadagna i dieci punti di vantaggio grazie all’appoggio di Laksa e ai liberi di Andrè. Proprio sulla sirena, però, un tiro estremamente fortunoso di Kanyasi trova il fondo della retina e manda le squadre al primo riposo sul 15-22.
Il break magiaro diventa un 11-0 che dà alle avversarie addirittura il sorpasso grazie a cinque viaggi in lunetta e un’altra tripla fortunosa di tabella della solita Kanyasi: 23-22 al 13’. Il Beretta torna a muovere il punteggio con Keys e Panzera che dall’angolo ridà il più quattro ma per la difesa scledense ora il problema sono i tiri liberi: sia nel realizzarli (4/8), sia nel concederli a Tadic e Jovanovic che tengono così Miskolc a contatto: 29-32 alla pausa lunga.
20 minuti passati a rincorrere
Brutto rientro dagli spogliatoi del Famila che cerca soluzioni personali e si scontra con il muro difensivo avversario: Tadic, Lelik e Jovanovic dall’arco firmano il sorpasso con conseguente timeout di Dikaioulakos. Purtroppo il Beretta continua a non segnare in attacco e a subire di conseguenza in difesa le giocate del DVTK che ora trova spazi fin qui negati: Charles e Tadic firmano il massimo vantaggio sul 41-34. Panzera e Salaun suonano la carica ma gli ultimi graffi sulla terza frazione arrivano da Sottana e Verona che sulla sirena segna il 45-42.
Purtroppo l’ultima frazione inizia nel peggiore dei modi: 6-0 di break in meno di due minuti delle padrone di casa che con Grigalauskyte, Jovanovic e Kanyasi volano sull’immediato +9. Salaun e Keys danno fiato alla squadra riportandola a meno quattro ma Charles decide di indirizzare il match con sei punti consecutivi, mentre Kanyasi segna al 37’ la tripla del primo vantaggio in doppia cifra: 62-51. Il Beretta trova un po’ più di continuità in attacco ora con Salaun e Zanardi ma il cronometro scorre veloce, Miskolc segna ad ogni canestro subito e chiude festeggiando il primo successo europeo sul proprio campo: 70-63 il finale in Ungheria.
DVTK Hunterm – Beretta Famila Schio 70-63 (15-22, 29-32, 45-42)
DVTK Hunterm: Aho T 0, Miklos 0, Charles 9, Kanyasi 17, Aho N ne, Lelik 7, Tadic 10, Farbas ne, Grigalauskyte 6, Gulbe 4, Tenyer ne, Jovanovic 17
Beretta Famila Schio: Bestagno 0, Sottana 2, Zanardi 4, Verona 12, Panzera 4, Salaun 19, Crippa 0, Andrè 4, Keys 16, Laksa 2