È stata la serata che tutto il popolo orange sognava: davanti ad un PalaRomare gremito in ogni ordine di posto, caldo e rumoroso come non accadeva da troppo tempo a causa della pandemia, il Famila Wuber ha superato 71-59 una mai doma Passalacqua e vola in finale scudetto dove incontrerà la Segafredo Bologna.
Come in gara due anche questa sera Schio ha tenuto sempre la testa avanti, ha creato break importanti quasi sempre ricuciti dalle avversarie che, però, non sono mai riuscite a effettuare quel sorpasso mentalmente così importante. Alla fine le energie delle iblee sono precipitate e le scledensi hanno cementato un meritato successo che le spedisce alla dodicesima finale scudetto consecutiva.
Avvio contratto delle due formazioni che patiscono la tensione di questa sfida così importante: nei primi 5 minuti Ragusa conduce 4-7 e coach Dikaioulakos ferma il gioco per cambiare l’approccio delle sue, troppo frettolose nelle scelte offensive. Il timeout riscuote il suo successo: break di 18-5 guidato da una sontuosa Verona in uscita dalla panchina con 8 punti e due triple. Alla prima sirena Schio avanti 22-12.
Il massimo vantaggio tocca i 12 punti ancora con Verona (già in doppia cifra) e Andrè servita proprio dalla siciliana. Ma la Passalacqua, dopo il fallo tecnico fischiato ad un tarantolato Recupido e aver subito un gioco da 4 punti (libero di Mestdagh e tripla di Laksa), si ricompatta attorno ad una straripante Kuier che, aiutata da Hebard e Romeo, riporta le ospiti a meno uno. Risponde Sottana dall’arco mentre Mestdagh e Spinelli chiudono il primo tempo sul 38-33.
L’arbitraggio, piuttosto ondivago perde il polso di una partita molto fisica che si innervosisce: Laksa (già vittima nel primo tempo di un brutto seppur fortuito scontro con Kuier) protesta a suo modo e viene punita con un fallo tecnico che riporta le bianco verdi ad un possesso di distanza. Ancora Sottana colpisce dall’arco ma Hebard e Taylor al 25’ fanno di nuovo meno uno. Laksa, sull’ennesimo rimbalzo offensivo di squadra, infila la conclusione pesante mentre anche Gruda sale in cattedra: 52-46 al trentesimo.
Ma alla francese viene fischiato subito il quarto fallo personale (il secondo in attacco) e lascia il posto a Keys ed André: le twin tower azzurre raccolgono il testimone con una grande prova che indirizza la gara. Mentre Ragusa non trova più la via del canestro, stremata dalla stanchezza, Andrè fa più dieci e Keys infila la tripla che profuma di vittoria. Anche perché Romeo in lunetta, su fallo di Mestdagh, fa uno 0/3 che sa tanto di resa finale. Ed infatti il Famila controlla fino alla fine e nel tripudio di uno straripante PalaRomare vola in finale scudetto dove affronterà, a partire da giovedì 28 aprile alle 20, la Virtus Bologna.
Famila Wuber Schio – Passalacqua Ragusa 71-59 (22-12, 38-33, 52-46)
Famila Wuber Schio: Del Pero ne, Mestdagh 3, Sottana 10, Gruda 16, Verona 11, Crippa 0, Andrè 10, Dotto 0, Keys 7, Laksa 14
Passalacqua Ragusa: Chessari ne, Romeo 11, Kacerik 2, Bucchieri ne, Spinelli 2, Santucci 3, Hebard 10, Taylor 13, Ostarello 3, Kuier 15