Inizia nel migliore dei modi la finale scudetto per il Famila Wuber che si impone a domicilio per 83-73 sulla Virtus Bologna e si porta avanti uno a zero nella serie. Determinante il solco scavato nei primi tre minuti, quel break di 11-1 che le scledensi hanno sostanzialmente mantenuto inalterato per tutto il resto della gara. Le bianconere hanno provato a più riprese a riavvicinarsi ma non sono mai riuscite ad impattare la contesa. Importante per Schio la serata al tiro dall’arco (8/19) e un buon controllo a rimbalzo (36 a 28), mentre tante sono state le palle perse così come scarsa la percentuale ai tiri liberi (19/29). Da segnalare: la doppia doppia di Keys (12 punti e 10 rimbalzi) e la quasi doppia doppia di Mestdagh (9 punti e 8 assist).
Avvio pirotecnico del Famila che buca subito le avversarie con Mestdagh e Gruda, prima della sfuriata anche di Laksa che con la tripla dell’11-1 costringe Gianolla al timeout dopo 180 secondi. In attacco le orange pasticciano un po’ e concedono il fianco alle ripartenze ospiti che, con Dojkic e Turner tornano a meno tre. Il timeout di coach Dikaioulakos, unito ai cambi, sistema subito le cose: Gruda ed Andrè puniscono vicino a canestro mentre Sottana firma la tripla del 21-15.
Un’incontenibile Barberis (7/7 da due in serata) mantiene a contatto la Virtus ma Andrè e Keys continuano a respingere gli arrembaggi ospiti. Schio riesce a mettere in difficoltà al difesa felsinea e a guadagnarsi importanti viaggi in lunetta ma tra il 16’ ed il 18’ è Laksa, con due triple, a far volare le padrone di casa sopra alle dieci lunghezze di vantaggio: 43-29.
Rientro concentrato delle due squadre sul parquet, in particolare delle vù nere che ora appaiono particolarmente ispirate in attacco e difesa: in tre minuti, infatti, segnano ben 13 punti trascinate da Zandalasini e si riportano sul -8. Un’ottima uscita dal pressing a tutto campo della Segafredo, porta Keys ad appoggiare il nuovo +10 mentre Turner e Laksa, poco dopo, commettono entrambe il loro terzo fallo personale. Nel finale clamoroso 0/3 di Sottana ai liberi sul 4° fallo di Turner che scatena le proteste di Gianolla punita con un tecnico: 60-49 al trentesimo.
Dopo due minuti di apnea offensiva, Sottana si inventa la tripla del nuovo +12 che trova un controbreak di 6-0 ospite. Si aggiungono alla serie anche Mestdagh e Crippa, fin qui poco precise al tiro, con due conclusioni pesantissime: 69-59 al 35’. Schio continua a litigare in lunetta ma capitan Dotto, con la rubata, mette d’accordo tutti. La Segafredo accusa stanchezza e allora per il Famila è tempo di gestire con esperienza ogni possesso: Sottana e Laksa non tremano dalla linea della carità e firmano il definitivo 83-73 finale.
Sabato alle 20 si torna in campo per gara due che la società ha deciso di rendere ancora ad ingresso gratuito per garantire un PalaRomare sold out e caldissimo come nelle ultime due gare.
Famila Wuber Schio – Virtus Segafredo Bologna 83-73 (21-15, 43-29, 60-49)
Famila Wuber Schio: Mestdagh 9, Sottana 13, Gruda 10, Verona 0, Crippa 3, Andrè 9, Dotto 9, Keys 12, Laksa 18, Mutterle ne
Virtus Segafredo Bologna: Sagerer 3, Pasa 0, Tassinari 0, Ciavarella ne, Barberis 17, Dojkic 9, Battisodo 5, Turner 8, Zandalasini 19, Cinili 12