Vittoria larghissima del Famila Wuber che domina 78-51 la Segafredo e fa sua anche gara 2; martedì le orange al PalaDozza di Bologna proveranno a chiudere la serie con il primo match point a disposizione.
Dominio incontrastato di Dotto e compagne che surclassano le vù nere in ogni voce statistica: se in gara uno, pur non riuscendo mai a rientrare, le felsinee erano comunque sempre rimaste in partita, questa sera le orange sono state dilaganti. Superlativa la prova di Laksa (25 punti con 9/11 dal campo e ben 5 triple), l’unica ad emergere prepotentemente da un gruppo che ha garantito una qualità costante per tutti i 40 minuti di gioco: solida la prova di ogni scledense che tra punti, rimbalzi, assist e palle recuperate ha permesso un dominio incontrastato della contesa. Ancora una volta, straordinario il colpo d’occhio di un PalaRomare a festa rumoroso e colorato come accade sempre nelle finali scudetto.
Era difficile ripetere la stessa partenza di gara uno, infatti Bologna presta più attenzione alla fase difensiva e Schio si sblocca solo al 2’ ma con un contropiede micidiale di Laksa che infila la prima di tre triple consecutive orange: 9-4 al 4’. Gruda e Verona, entrata magnificamente dalla panchina, allungano fino al 15-6. La risposta bianconera arriva da Zandalasini e Dojkic che riportano la Segafredo fino ad un solo possesso di distanza, ma Laksa mette il punto esclamativo sul quarto che si chiude 22-17 con già 11 punti per la lettone.
La seconda frazione si apre con cinque punti di Keys (dopo due triple sbagliate da Sottana e Mestdagh) che valgono il primo vantaggio in doppia cifra. Splendide le giocate di Dotto che al 15’ sale in cattedra con rubata e assist no look per Laksa che al 15’ fa 34-19. Cinili e Battisodo interrompono il digiuno ospite ma il finale è tutto scledense: tripla di Crippa e appoggio in transizione di Dotto per il 43-25.
Pasa buca subito la zona 2-3 proposta da Dikaioulakos ma è Zandalasini con un elegante alley-oop da rimbalzo offensivo a sbloccare la Virtus nel secondo tempo. Il Famila, invece, fatica in attacco e trova rifugio nella straordinaria vena realizzativa di Laksa che sale a quota 19 punti personali. Al 25’ Gruda firma il 50-31 e poco dopo due triple di Sottana, di cui una che danza sul ferro, valgono il +20. Verona e Pasa arrotondano per il 58-37 al trentesimo.
Con un vantaggio così importante, l’ultimo quarto sembra già segnato e il comportamento delle squadre in campo lo dimostra: il Famila gioca sul velluto, concedendo anche giocate spettacolari che mandano in visibilio il PalaRomare sold out; la Segafredo, di contro, in campo con le seconde linee pensa già a gara tre. Così il vantaggio scledense incrementa mentre si sbloccano anche Andrè e Mestdagh dall’arco, dopo l’inusuale 0/6. Finisce 78-51 con tutto il pubblico orange in piedi ad applaudire una straordinaria prestazione della squadra di Dikaioulakos che si porta sul 2-0 nella serie e martedì al PalaDozza di Bologna proverà a chiudere definitivamente i conti.
Famila Wuber Schio – Virtus Segafredo Bologna 78-51 (22-17, 43-25, 58-37)
Famila Wuber Schio: Del Pero ne, Mestdagh 7, Sottana 6, Gruda 8, Verona 6, Crippa 3, Andrè 5, Dotto 6, Keys 12, Laksa 25, Mutterle 0
Virtus Segafredo Bologna: Sagerer 0, Pasa 8, Tassinari 0, Barberis 4, Laterza 2, Dojkic 6, Battisodo 10, Turner 4, Zandalasini 13, Cinili 4