Era importante dare continuità. Ma il Beretta Famila Schio fallisce la missione in Ungheria perdendo 69-54.
Avvio di primo quarto in sostanziale equilibrio con il Beretta che risponde alle accelerazioni di Sopron: Masciadri e Ford sugli scudi ma le magiare vogliono ben figurare e provano l’allungo (12-6 a 3′ dalla fine); Nadalin prima a Macchi poi arginano la fuga di Sopron (18-14 al 10′).
Al ritorno dal primo minibreak il Beretta Schio è ancora all’inseguimento delle ungheresi (23-18 dopo 4′ di gioco): le orange non trovano soluzioni brillanti in attacco mentre qualche risultato di rilievo arriva dalla difesa a zona. Non sono esaltanti le percentuali al tiro delle arancioni e allora le padroni di casa ne approfittano per un nuovo allungo (30-20) con Kurasova in evidenza. Schio negli ultimi 4′ segna soltanto i 2 punti che all’intervallo fissano il punteggio 32-20 per Sopron.
Le parole di coach Lasi, dopo la pausa lunga, sembrano sortire qualche effetto con Schio che piazza un piccolo break di 7-0 sull’asse Ford-Masciadri (34-27 dopo 2′). McCarville, non in perfette condizioni, alza l’asticella dell’intensità in campo per le arancioni prendendo rimbalzi e firmando 4 punti. Sopron tra le mura di casa è solida e tiene a distanza le campionesse d’Italia (42-31) costringendo Lasi a chiedere un altro time out. Macchi prova a tenere il punteggio sotto la doppia cifra ma purtroppo è un fuoco di paglia con Sopron che si presenta all’ultimo quarto con un rassicurante 52-38 a favore.
Nell’ultimo parziale non cambia il leit motiv con Schio che prova a cambiare passo ma sono troppi gli errori al tiro e le palle perse. Le ungheresi tengono il campo mostrando di voler onorare fino alla fine la competizione continentale. Onore al merito alla truppa di tifosi orange arrivata fino a Sopron per tenere alta la bandiera della società scledense nonostante il 69-54 finale a favore delle ungheresi.
UE Sopron – Beretta Famila Schio: (18-14; 14-6; 20-18; 17-15 )