Non c’è storia in questo derby veneto che il Famila Wuber domina dal primo all’ultimo minuto con il punteggio finale di 43-85. L’assenza di Kostowicz pesa tantissimo sull’Alama che si scontra su uno Schio in modalità playoff che sfoggia una prestazione di intensità pazzesca in un campo dove era caduta Bologna e Venezia aveva dovuto faticare molto per conquistare i due punti.
Davvero straordinaria la performance delle orange che sfoderano 40 minuti di pallacanestro al limite della perfezione con difese asfissianti e fisicamente toste, e attacchi fluidi e precisi. Dominio totale ad ogni voce statistica: dai rimbalzi (29-49), agli assist (11-20), alla precisione al tiro. Ben quattro le scledensi in doppia cifra con la sola Crippa a non aver trovato la gioia del canestro ma la sua prestazione non perde di valore per questo. Il Famila Wuber consolida così il secondo posto in classifica tenendo ancora viva la speranza di agganciare in testa l’Umana Reyer quando mancano solo tre partite al termine della stagione.
Primo tempo devastante del Famila
Il Palalupe è sempre un campo insidioso e, proprio per questo, Schio vuole indirizzare subito la gara in suo favore: 8-0 in due minuti firmato Juhasz-Guirantes per stappare la partita. Turcinovic muove il tabellone per le sue ma Keys perfora il pitturato giallonero e deposita altri due canestri. Al 4’, in uscita dal timeout, Soule pesca un bel gioco fuori equilibrio sulla sirena ma viene vanificato da un altro break orange: Guirantes, Keys e poi la subentrata Reisingerova fissano il punteggio del primo quarto sul 5-22.
Ancora la ceca trova due punti facili anche se poi D’Alie sblocca finalmente le due squadre con i piedi dietro l’arco (nessun canestro da tre punti nei primi dieci minuti infatti). Sottana fa altrettanto per le sue con la tripla in transizione veloce e, mentre Parks, Juhasz e Guirantes continuano a macinare punti, anche Verona riesce a siglare i primi personali: 8-35 al 15’. Conte ruba palla da rimbalzo d’attacco e porta finalmente San Martino in doppia cifra ma Guirantes si prende la scena in chiusura di primo tempo: due triple consecutive dalla stessa mattonella e squadre al riposo su un larghissimo 10-45.
Un secondo tempo più combattuto
Le lupe tornano in campo con la giusta mentalità, ovvero pensare di ripartire sullo 0-0 e giocarsi così i restanti venti minuti di gioco. Ne esce un terzo quarto equilibrato con un parziale di 14-19 nel quale le padovane trovano le triple di Soule e Turcinovic ma anche canestri in contropiede di Conte e Guarise. Dall’altra parte il Famila Wuber, dopo i primi minuti a polveri bagnate, torna a segnare con Guirantes dall’arco e Juhasz che nel pitturato fa valere tutta la propria fisicità e si guadagna anche numerosi giri in lunetta. C’è spazio anche per i primi punti di Penna, segnati con i piedi dietro l’arco: 24-63 al trentesimo.
Nell’ultima frazione si segna con discreta continuità da una parte e dall’altra. Al 33’ Soule esce per raggiunto limite di falli e la giovane Diakhoumpa, subentrata dalla panchina, va a formare con Arado la coppia di lunghe che porta un po’ di punti per le lupe. Schio riesce a tenere alta la concentrazione fin quasi la fine della partita, situazione non facile visto il larghissimo vantaggio. Finisce 43-85 per la festa dei tanti tifosi scledensi giunti a sostenere le ragazze in questo derby veneto.
Alama San Martino di Lupari – Famila Wuber Schio 43-85 (5-22, 10-45, 24-63)
Alama San Martino di Lupari: D’Alie 5, Guarise 4, Tau ne, Conte 6, Turcinovic 9, Soule 6, Russo 5, Arado 4, Diakhoumpa 2, Vente 2, Kostowicz ne
Famila Wuber Schio: Juhasz 12, Bestagno 8, Sottana 11, Verona 9, Guirantes 17, Crippa 0, Parks 4, Keys 8, Penna 3, Reisingerova 13
Credit foto: Lupe Basket