Un Famila Wuber a cui si fa fatica nel trovare il giusto aggettivo per descriverlo, sbanca il PalaDozza 84-86 in gara 1 di finale playoff davanti a oltre 5300 spettatori guadagnandosi il match point casalingo per vincere lo scudetto.
È stata una partita straordinaria delle orange che, prive già dalle semifinali di Ndour, hanno perso a fine terzo quarto anche Mabrey espulsa per somma di falli antisportivi. Ciò nonostante non si sono mai disunite e, dopo aver tenuto la testa avanti per 30 minuti, hanno trovato la forza anche per recuperare i 6 punti di svantaggio negli ultimi minuti.
Clamorosa la prova di Howard (20 punti, 9 rimbalzi, 5 assist e la tripla della vittoria) ma sono ben 5 le orange in doppia cifra a testimonianza di un attacco che ha girato a meraviglia. Ottimo anche il lavoro difensivo nei possessi cruciali che ha permesso di conquistare un successo importantissimo in un PalaDozza finora inviolato in Italia. Martedì alle 20 il match point scudetto in un PalaRomare atteso al tutto esaurito.
Famila sempre con la testa avanti
Approccio solido al match del Famila Wuber che costruisce ottimi giochi soprattutto nel pick and roll con Bestagno e Sventoraite ma sfrutta anche le fiammate della solita Mabrey: Bologna trova punti soprattutto da Laksa ma soffre stranamente molto a rimbalzo, 7-11 al 4’. Due triple in serie di Keys, aggiunte alle transizioni veloci di Sottana e Howard permettono di costruire il primo break per il 14-23 che all’8’ costringe Ticchi a spendere già il secondo timeout. Bologna si scuote e accorcia con Parker, Dojkic, Rupert e Laksa: 23-27 alla prima sirena.
Momento di appannamento in attacco per le orange che nei primi 4 minuti trovano solo 2 punti ai liberi con Bestagno, soffrendo terribilmente Parker che fa pentole e coperchi: 7 punti consecutivi e Virtus avanti 31-29. Nel momento di maggiore difficoltà sale in cattedra Howard con due triple e altri 4 punti per il 37-41; nel mentre Barberis fa innervosire Mabrey che commette fallo antisportivo consentendo a Bologna l’ennesimo giro in lunetta (già 17 liberi nel primo tempo) per un primo tempo che si chiude sul 40-42.
Un finale all’ultimo respiro
Altro piccolo strappo orange per aprire il secondo tempo con Verona e Mabrey per il 42-49 in contropiede, un break però non sfruttato in maniera profonda. Al 24’ Zandalasini colpisce dall’arco e nel giro di un minuto con Andrè impatta a quota 51. Sottana dall’arco ridà il +7 ma in un amen la Segafredo si mette in scia con tre triple consecutive di Rupert, Zandalasini e Dojkic che supera al 28’ sul 62-60. Negli ultimi secondi gli arbitri fischiano a Mabrey il secondo fallo antisportivo che la esclude dalla partita sul 64-64.
Parker e Pasa tengono avanti le vù nere, ma le scledensi sono sempre a contatto prima con Bestagno, poi con Howard. Al 32’ una serie di triple segnate da Verona, Bestagno e Zandalasini sono il preambolo del break bianconero che, con il canestro di Pasa, vale l’80-74 che sembra spostare l’inerzia della gara verso le padrone di casa. Ma Schio è davvero dura a morire e rientra con Sottana e Bestagno: la capitana risponde dall’arco alla tripla di Dojkic per l’83-82. Bestagno si divora il canestro del sorpasso ma Zandalasini lascia in lunetta un sanguinoso libero che permette a Schio di colpire dall’arco con una straordinaria Howard per il nuovo sorpasso a 15” dalla fine. Sulla rimessa seguente la difesa scledense è perfetta e lucra un fallo che Sottana trasforma a cronometro fermo per l’84-86 finale. È vittoria del Famila Wuber che si prende gara uno e ora ha in casa il match point per vincere lo scudetto.
Virtus Segafredo Bologna – Famila Wuber Schio 84-86 (23-27, 40-42, 64-64)
Virtus Segafredo Bologna: Del Pero 0, Pasa 5, Rupert 10, Barberis 2, Dojkic 15, Andrè 4, Zandalasini 19, Orsili ne, Parker 18, Laksa 11, Cinili 0
Famila Wuber Schio: Mabrey 15, Bestagno 12, Mestdagh 0, Sottana 16, Verona 11, Howard 20, Sventoraite 4, Mutterle ne, Crippa 0, Keys 8, Penna ne