È già arrivato questa mattina a Praga il Beretta che domani, palla a due alle ore 18, si giocherà alla Kralovka Arena la decisiva gara tre dei quarti di finale di Eurolega: l’ultimo ostacolo al sogno Final Four.
Un sogno che il Famila sta inseguendo con tutte le proprie forze e in cui crede fermamente perché già due volte ha dimostrato sul campo di poter staccare questo prezioso biglietto. Sugli 80 minuti giocati fin qui, le orange hanno condotto la partita per ben 65 minuti; in entrambe le occasioni hanno costretto l’USK, secondo miglior attacco della competizione, al minimo di punti stagionale: 72 la settimana scorsa, addirittura 56 questa. Le scelte tattiche di coach Dikaioulakos stanno funzionando anche contro la straordinaria esperienza e solidità del gruppo guidato da Natalia Hejkova, l’allenatrice più vincente nella storia dell’Eurolega.
Gara uno e gara due hanno avuto molti elementi di similitudine e altrettanti di rottura: il copione ha visto Schio condurre dopo le prime schermaglie iniziali (e toccare in entrambe le occasioni i 12 punti di vantaggio) e subire il rientro prepotente delle avversarie nel secondo tempo. A Praga la sfida è stata spettacolare con gli attacchi particolarmente ispirati che hanno dato sfoggio delle loro qualità; a Schio, invece, le gialloblù hanno sparato a salve dall’arco (Beretta invece sempre tra il 35% e il 40% dalla lunga distanza) e si sono dovute affidare alla potenza delle proprie lunghe che hanno contribuito al dominio a rimbalzo: 54 a 41 mentre la settimana scorsa l’avevano spuntata le orange 39 a 31. A causa di alcuni infortuni, Hejkova non può praticamente contare sulla propria panchina mentre, soprattutto al PalaRomare, quella scledense ha fatto la differenza.
Come evidenziato da coach Dikaioulakos in conferenza stampa, il Beretta soffre la difesa molto fisica delle ceche che, però, non possono permettersi di attuarla per tutti i 40 minuti. L’aspetto mentale, infine, sarà quanto mai determinante: martedì le orange sono partite con molta tensione addosso ma il clima fantastico del PalaRomare le ha aiutate con una spinta emotiva fondamentale. Domani Dotto e compagne dovranno contare solo sulla propria energia mentale: il sogno è ad un passo, la missione per le Final Four di Eurolega è al suo capitolo finale.